Costruzione
In questa pagina mostro con estremo piacere
la cronostoria della nascita del modello! Non è stato affatto semplice
munirmi tutti le volte di macchina fotografica e trasferire il tutto su
PC, ma ho sempre saputo che ne sarebbe valsa la pena ed infatti, secondo
me, il contenuto di questa pagina è grandioso!!! Certo: mai avrei
pensato di impiegare poco meno di tre anni per terminare l'opera, ma non
avendo un "libretto di istruzioni" da seguire, mi sono dovuto documentare
ogni volta su quale fosse la strada migliore da seguire per realizzare
il pezzo che mi serviva e questo ha portato via molto, molto tempo. Con
una scatola di montaggio già bella che fatta la vita sarebbe stata
molto più semplice, ma sicuramente meno affascinante. La lavorazione
della vetro resina mi ha veramente appassionato: stampare uno scafo è
semplicemente eccezionale!!! Per non parlare del carbonio...
Lascio ai vostri occhi la crono-storia
:-)
4 Maggio 2000: Attualmente
sono impegnato nella costruzione dello stampo maschio. Ho da poco trasferito
lo specchio delle ordinate su compensato da 5mm e presto inizierò
a ritagliare le varie ordinate.
6 Maggio 2000: Oggi
ho ritagliato" un po' di tempo per ritagliare le ordinate :-))) Le ho provvisoriamente
inchiodate su una base di compensato per apprezzare eventuali pregi e difetti
e per, (se possibile), effettuare piccole correzioni. Il passo successivo
sarà quello di inchiodarle su una tavola di truciolato e di applicare
il fasciame.

14 Maggio 2000: Ho
sottoposto ogni singola ordinata ad un'attenta rifinitura con carta abrasiva
per correggere dei piccoli errori. Potendo finalmente osservare la forma
dello scafo in 3D, ho ridisegnato la poppa (prima troppo squadrata) e modificato
le relative ordinate. Ho definitivamente incollato le ordinate su una tavola
di truciolato ed il prossimo passo sarà il rivestimento con il fasciame
laterale.

17 Maggio 2000:
I lavori si sono provvisoriamente interrotti causa mancanza materie prime.
Scherzi a parte, sto faticando non poco per reperire il fasciame. Per la
cronaca ci vogliono listelli di balsa o tiglio spessi 2 mm e lunghi più
di 1 m.
22 Maggio 2000:
Ho finalmente trovato il fasciame ed ho iniziato ad applicarlo.
12 Giugno 2000:La
ricopertura dello stampo maschio in legno è giunta al termine. La
mia inesperienza mi ha creato non poche difficoltà ad applicare
il fasciame, ma sinceramente sono molto soddisfatto del risultato. Il "pruino"
è stato ricavato dall'unione di 8 tavolette di compensato da 8 mm
che dopo una lunga e faticosa scartavetratura ha assunto la forma desiderata.
Il prossimo passo è quello di stuccare e verniciare lo stampo per
poi passare alla lavorazione della vetro resina.
  
22 Luglio 2000: Dopo
una lunga pausa causata ad intensi motivi di studio... ho finalmente ripreso
i lavori. Ho dovuto stuccare e carteggiare tutta la superficie dello scafo
per ben tre volte al fine di ottenere una superficie sufficientemente liscia
per passare alla lavorazione della vetro resina.
   
Avendo trovato difficoltà nel reperire
il materiale in fibra di vetro e la relativa resina, per non lasciare troppo
indietro il cantiere ho iniziato a costruire la coperta. Eccovi in anteprima
alcune immagini
 
1 Settembre 2000:
Dopo la lunga, piacevole e rilassante pausa estiva... si riapre il cantiere
con gioia! In qualche ritaglio di tempo ho iniziato la lavorazione
dell'albero. Ho utilizzato un tondino di alluminio da 1 cm. sul quale
sto pazientemente praticando l'inferitura per la randa grazie ad un mini
frullino da 37.000 giri. Parallelamente ho già modellato le crocette
(sempre in alluminio) ed il sartiame. Ho anche costruito il contenitore
per l'apparecchiatura radio.
 
10 Settembre 2000: Ho
ordinato per posta tutto il materiale necessario per iniziare lo stampo
femmina in vetro resina. Attendo pazientemente la consegna e nel frattempo
proseguo la lavorazione dell'albero.
22 Settembre 2000: Finalmente mi hanno
consegnato il materiale per realizzare lo stampo femmina e lo scafo finale
in vetro resina . Parliamo un po' di questo materiale: ho preso la cera
liquida distaccante, la vernice distaccante, l'addensante, la resina epossidica
con relativo catalizzatore e, logicamente, i tessuti di vetro. Di tessuti
ne esistono vari tipi, quelli che utilizzerò sono uno molto leggero,
da 42 g/mq a trama ortogonale, che applicherò sullo stampo maschio
al fine di rendere estremamente liscia la sua superficie e un tessuto più
robusto da 160 g/mq a trama diagonale, con il quale realizzerò lo
stampo femmina e lo scafo finale. La trama diagonale consente al tessuto
di modellarsi perfettamente alla forma dello scafo e di non creare fastidiosissime
pieghe. Cliccate le immagini sottostanti per osservare meglio le differenze
tra i due tessuti.
Kit Completo |
Trama ortogonale
(42 g/mq) |
Trama Diagonale
(160 g/mq) |
 |
 |
 |
Prima di procedere devo tuttavia ancora apprendere alla PERFEZIONE
la tecnica di lavorazione dei materiali compositi. Mai fare il passo più
lungo della gamba, basta un piccolo errore e si butta tutto!!! Per la cronaca
ho terminato l'albero
23 Ottobre 2000: La riapertura dell'università
ha inevitabilmente rallentato il ritmo del mio cantiere, ma non mollo
:-))) Ho applicato sulla superficie dello stampo maschio uno strato di
tessuto di vetro da 40 g/mq per rendere ancora più liscia la superficie.
Per perseguire tale importantissimo obiettivo dovrò scartavetrare
lo stampo con carta bagnata e sapone. Successivamente potrò procedere
con lo stampo femmina. Come si può osservare dalle immagini, ho
rialzato lo stampo rispetto alla tavola di truciolato per poter lavorare
meglio la vetro-resina nelle successive fasi della lavorazione.
 
30 Ottobre 2000:
Questa mattina mi sono dilettato a scartavetrare lo stampo maschio con
carta bagnata. La superficie è migliorata notevolmente, ma non ho
ancora raggiunto la tanto ambita assoluta perfezione.
24 Gennaio 2001: Posso finalmente dire
di aver terminato lo stampo maschio:-))) Quando applicai il primo strato
di tessuto di vetro incappai in un triste inconveniente (causato dalla
mia inesperienza): mi si formarono numerose bollicine d'aria tra lo stampo
in legno ed il tessuto di vetro. Logicamente tali bolle erano deleterie
per i miei obiettivi. Nel tentare di lisciare al meglio lo stampo ho adoperato
una carta abrasiva particolarmente grossa, "graffiando" profondamente lo
stampo. Non sono riuscito ad eliminare tali graffi nemmeno con carta abrasiva
più fina. Per risolvere il problema ieri ho applicato un secondo
strato di tessuto di vetro, sempre da 42 g/mq e, forte dell'esperienza
passata, sono finalmente riuscito ad ottenere risultati estremamente soddisfacenti.
Adesso posso iniziare la lavorazione della vetro resina.
26 Gennaio 2001: Oggi ho applicato la
cera liquida sullo stampo maschio, operazione necessaria per consentire
il distacco tra lo stampo maschio e quello femmina. Una volta lucidato
lo stampo mi sono dilettato con dei particolari giochi di luce e di riflessi.
Se ci fate caso la prima immagine può essere confusa con il casco
di un marziano :-)))

10 Febbraio 2001: Ieri ho ritagliato
e 3 pezze di tessuto di vetro da 160 g/mq che utilizzerò per fare
lo stampo femmina ed oggi ho dato la prima mano di resina + addensante.
Domani dovrò necessariamente applicare le pezze, speriamo bene.
11 Febbraio 2001: Ormai
è fatta: ho applicato le pezze. Avevo a disposizione 100 minuti,
il tempo di lavorabilità della resina, e devo dire che è
stato un lavoro molto impegnativo. Il verdetto definitivo ci sarà
domani quando proverò a distaccate lo stampo femmina da quello maschio.
Vi confesso un po' di tensione.......
12 Febbraio 2001: E'
andato tutto bene :-))))) Che emozione quando ho distaccato lo stampo,
veramente forte!!! Lascio alle immagini ulteriori dettagli. Come prima
esperienza... è stata veramente entusiasmante!!!
  
17 Febbraio 2001:
Adesso che ho preso confidenza con la lavorazione della vetro-resina proseguirò
i lavori con più tranquillità, relax e divertimento :-)))
Mi sto finalmente attrezzando per stampare lo scafo!!! Per la cronaca lo
stampo femmina pesa poco meno di 400g e spero di ottenere simili risultati
anche per lo scafo finale. Ho notato come lo stampo tenda leggermente a
chiudersi verso l'interno, riducendo di 1 cm la sua larghezza massima.
Per evitare l'inconveniente ho costruito un semplicissimo invaso di legno
dove vi incollerò lo stampo , impedendo la piccola ma fastidiosa
deformazione.
 
Lo stesso invaso verrà riutilizzato per accogliere lo scafo finale
nelle successive fasi della lavorazione. Probabilmente... lo vernicerò
guarda caso di grigio e... vedrete :-)))
18 Febbraio 2001: Oggi
non ho avuto molto tempo a libero quindi penso di stampare lo scafo nel
prossimo fine settimana. Tuttavia mi sono dilettato in divertenti prove
in vasca da bagno (prove che prima o poi toccano ad ogni modello dinamico):
ho preso lo stampo maschio (ormai tristemente inutile... dopo tutto il
sudore versato), l'ho staccato dalla base di truciolato e... per avere
un piccolissimo assaggio di quello che sarà il mio scafo finale...
gli ho disegnato la linea di galleggiamento, il taglio dello spoiler e...
applicato i loghi di Prada e Luna Rossa!!! Nelle seguenti immagini potete
osservare delle inquadrature assolutamente inedite dello stampo maschio.
Si nota benissimo la sua originale struttura in fasciame. Lo stampo
maschio pesa 950 g ed al suo interno ho collocato 2,550 kg di zavorra per
raggiungere il dislocamento desiderato di 3,5 kg. Spostando la zavorra
al suo interno sono riuscito a simulare una sbandata di circa 40°.

25 Febbraio 2001: La Mia
Luna sta lentamente sorgendo :-))) Oggi ho dato la cero sullo stampo femmina,
ritagliato le pezze e, tanto che ci stavo, ho direttamente stampato lo
scafo definitivo. Domani l'atteso distacco. E' stato molto più impegnativo
del previsto: le pezze non ne volevano sapere di prendere la giusta posizione
all'interno dello stampo femmina, in più mettiamoci un pennello
che perdeva peli a volontà, insomma: qualche imprevisto ha reso
l'operazione veramente impegnativa (sempre per un principiante alle prime
armi come me.) La cosa bella è che sono riuscito a coinvolgere anche
mio fratello e mia madre: effettivamente sei mani sono sempre meglio di
due, soprattutto quando si hanno i minuti contati. Mio fratello toglieva
i peletti, mia madre teneva in posizione le pezze ed io impregnavo il tutto
di resina. Ogni tanto ci davamo il cambio. Il grosso mi sembra ormai fatto
ed inizio lentamente a vedere la discesa che... conduce al varo :-)))
  
2 Marzo 2001: Finalmente
inserisco nuove immagini del tanto sospirato scafo. Che lavorone, ma ne
è valsa pienamente la pena :-)))
Come potere notare lo scafo grezzo, a prima
vista, è identico allo stampo femmina, ma logicamente solo l'uno
l'opposto dell'altro: lo stampo femmina è liscio al suo interno
(dove era a contatto con il maschio) e ruvido all'esterno. Lo scafo finale,
essendo stato stampato all'interno dello stampo femmina e logicamente a
contatto con la superficie perfettamente liscia, risulta liscio all'esterno
e ruvido al suo interno. Ho appositamente inserito nella terza immagine
una visione panoramica che mostra, nell'ordine, lo stampo maschio, lo stampo
femmina e lo scafo finale. Ieri sera ho rifilato lo scafo eliminando i
resti della lavorazione della vetro-resina. Il particolare più bello
è la poppa, di cui vi mostro subito un'immagine.

Anche se devo ancora rendermene conto al 100%... lo scafo è finito!
E dire che all'inizio mi sembrava un lavoro impossibile... Si va avanti:
il prossimo passo prevede la progettazione della deriva, del timone e la
relativa realizzazione.
10 Marzo 2001: In questa settimana
sono riuscito a realizzare dei primi prototipi di deriva e timone. Sono
stato ricavati da fogli di balsa opportunamente incollati e sagomati. In
un secondo tempo verranno rivestiti con la vetro resina. Se supereranno
i severissimi test di resistenza a flessione e torsione imposti dalla
"Chiesa Modale Yacht Corporation" :-))))))) allora avranno
l'onore di prendere parte al varo, altrimenti dovrò inventarmi qualche
diavoleria per risolvere il problema.
30 Marzo 2001: Degli spiacevoli imprevisti
hanno rallentato il cantiere: la deriva non ha superato il test, quindi,
si riparte da zero. Ho iniziato la lavorazione della nuova deriva e nel
frattempo ho fatto anche un nuovo timone. Questa volta dovemmo esseri (sbagliando
si impara).
25 Aprile 2001: Ultime news dal mio cantiere:
tra una prova e l'altra... ho terminato la fibra di vetro e sono in attesa
della consegna del nuovo ordine ( per la cronaca ho optato per un tessuto
da 200g/mq a trama ortogonale). Per non rallentare troppo il cantiere ho
rimesso le mani sulla coperta, iniziata a metà Luglio. Ho apportato
delle modifiche per realizzare il bordo tra scafo e coperta smussato a
45°.
 
4 Maggio 2001: Ho ricevuto il nuovo tessuto
per le derive. Parallelamente sto mettendo a punto l'assemblaggio tra coperta
e scafo: si inizia a vedere la forma definitiva :-))) In queste immagini
la coperta è stata semplicemente appoggiata sullo scafo e devo ancora
terminare le rifiniture. Trascurando qualche piccolo errore dell'ordine
del millimetro... sono molto soddisfatto del lavoro. Anche l'albero ha
finalmente trovato la sua giusta collocazione. Sono ancora interdetto su
come salvare le sartie allo scafo e fare in modo che il tutto risulti il
più leggero e robusto possibile.
 
7 Maggio 2001: Grandi notizie sul fronte
delle derive: ho preso la saggia decisione di passare al carbonio: credo
sia l'unica soluzione per garantire la necessaria resistenza a flessione.
Presto nuove notizie.
9 Maggio 2001: Oggi ho realizzato l'attacco
tra le sartie e lo scafo. Non è ancora la soluzione definitiva,
ma ha buone possibilità di arrivare al varo. Vedremo se con l'avanzare
dei lavori mi verrà in mente qualche altra soluzione. Anche l'attacco
tra l'albero e lo scafo mi lascia un po' perplesso: la soluzione adottata
è efficace ed affidabile, ma è l'estetica a risentirne. Vedremo,
per il momento mi concentro su tutto il resto, per le rifiniture... si
vedrà, a sorpresa :-)))
18 Maggio 2001: Non completamente
soddisfatto dei risultati precedenti... sono passato alla soluzione del
albero passante: adesso lo scafo non si appoggia semplicemente sulla coperta,
ma entra nello scafo e verrà fissato sul fondo del medesimo grazie
ad una piastrina di alluminio simile a quella adottata per la soluzione
precedentemente scartata. La piastrina sarà dotata di 7 fortini
distanziati di 5mm che mi consentiranno complessivamente 7 possibili posizioni
dell'albero rispetto allo scafo, in questo modo potrò agevolmente
trovare il giusto allineamento tra centro velico e centro di deriva. Nella
seconda immagine potete notare l'asse filettato che fuoriesce dal pozzetto
che mi consente la millimetrica regolazione dell'albero. Dimenticavo...
anche l'attacco del fiocco è regolabile.
 
27 Maggio 2001: Per risparmiare qualche
grammo ho costruito un nuovo contenitore per la radio. Quello vecchio pesava
70 grammi ed era realizzato con compensato da mm. Adesso ho riutilizzato
gli scarti della lavorazione della coperta ed il compensato da 1 mm mi
ha portato ad un peso complessivo di 30 grammi. HO RISPARMIATO BEN 40 GRAMMI
:-))) Una nuova collocazione della radio mi ha fatto anche avvicinare il
baricentro della radio al centro di spinta idrostatico.

9 Giugno 2001: La coperta è terminata.
Ho applicato uno strato di vetro resina per impermeabilizzare decentemente
la coperta e per levigare alla perfezione la superficie. I prossimi lavori
riguarderanno le appendici, ovvero, deriva (e relativa scassa) e timone.
Terminate le appendici potrò finalmente assemblare il tutto e segnare
una svolta decisiva :-)))
26 Giugno 2001: Oggi ho finalmente iniziato
a rivestire con la fibra di carbonio il miglior prototipo di deriva fatto
a metà marzo. L'aspetto è sicuramente molto promettente,
ma dovrò attendere la completa essiccazione della resina per giudicare
il lavoro svolto. Parallelamente ho rivestito con la fibra di vetro uno
dei due timoni fatto sempre a metà marzo. Come vedete, anche se
a rilento (causa intensi motivi di studio) il mio cantiere procede, ma
ancora non mi sbilancio sull'ipotetica date del VARO!
30 Giugno 2001: INCREDIBILE, FANTASTICO,
SENSAZIONALE, IMPRESSIONANTE, LUNARE!!!! A cosa mi riferisco? Ma al carbonio,
naturalmente. Ho terminato il rivestimento della deriva e sono rimasto
di stucco quando ho provato a fletterla. Ha una resistenza fenomenale,
il tutto in soli 100 grammi di peso, il che mi fa pensare che il carbonio
sia l'unico materiale da usare per la realizzazione delle appendici. Come
si può notare ho inserito all'interno della deriva (soli 7mm. di
spessore) una guaina di plastica atta ad accogliere un asticella filettata
che attraversa completamente la deriva. Tale asticella mi servirà
per assemblare il bulbo, nonché per fissare la deriva stessa allo
scafo. L'asticella fuoriuscirà dalla coperta e verrà fissata
mediante un dadino.

4 Luglio 2001: Oggi ho praticato la fessura
sullo scafo per accogliere la deriva. Devo ammettere che sono stato un
po' interdetto a perforare il mio scafo (che mi è costato molte
ore di lavoro), consapevole che non DOVEVO commettere errori di allineamento.
Fortunatamente è andato tutto bene :-)
11 Luglio 2001: Mi sono imbrattato le
mani di resina e ho rivestito il timone in carbonio. Ho anche stampato
la scassa della deriva, l'ultimo dei pezzi che dovevo costruire. Ora non
mi rimane che... ASSEMBLARE IL TUTTO!!! Sto pensando a come fissare saldamente
la scassa all'interno dello scafo. E' una delle fasi più delicate
perché la scassa è la parte più sollecitati a sforzi
ed anche una piccola crepa può provocare spiacevoli infiltrazioni
d'acqua. Purtroppo ultimamente non posso inserire immagini per documentare
le ultime salienti fasi della realizzazione. Spero di rimediare quanto
prima.
  
18 Luglio 2001: Finalmente ho terminato
gli esami della sessione estiva e... SONO IN VACANZA :-))) Cosa vuol dire
tutto ciò? Che potrò dedicare intere giornate al mio cantiere
:-))) Tanto per gradire, ho iniziato a fare delle prove di assemblaggio
generale. Per il momento non è ancora nulla di definitivo, ma avendo
il
tutto sott'occhio riesco a trovare le soluzioni migliori ai problemi di
realizzazione.
  
19 Luglio 2001: Oggi ho realizzato il
fissaggio del timone allo scafo. Ho optato per una soluzione molto classica,
collaudata, semplice, efficiente, quasi ineccepibile. Adesso che anche
il timone è al suo posto... :-)))
  
24 Luglio 2001: Negli ultimi giorni
mi sono dedicato a piccole rifiniture, ma la notizia di oggi è che...
parto per la Vacanze, quindi ho appeso sul cancello del mio cantiere il
cartello.... CHIUSO PER FERIE :-)))
1 Settembre 2001: E' ora di rimuovere
il cartello dal cancello del cantiere :-))) Durante la pausa estiva ho
avuto modo di riflettere su come risolvere svariati problemi progettuali.
Non rimane che mettermi al lavoro e verificare la validità delle
soluzioni che intendo adottare.
10 Settembre 2001: Ho messo "a dieta"
il modello, nel senso che ho fatto nuovi contenitori per la radio usando
un materiale di mia invenzione, logicamente leggerissimo. Con l'occasione
ho spostato le batterie davanti alla scassa della deriva per bilanciare
meglio il modello. Sto costruendo anche una nuova coperta: quella in legno
pesava troppo: oltre 200 grammi!!! Ho trovato delle lastre da 1 cm di spessore
di una schiuma particolarmente leggera e dopo averci applicato uno strato
di vetro resina giudicherò il risultato.
18 Settembre 2001: Finalmente sto iniziando
a fare le vele! Per il momento sono impegnato nella ricerca del materiale
(poliestere da eliografia). Il piano velico è pronto. Le prime vele
avranno un profilo perfettamente piatto, poi, a modello varato, avrò
tutto il tempo per dedicarmi ad un paio di vele dotate di profilo alare.
Non penso che sarà semplice, ma ci riuscirò. Per il momento
è tutto :-)
1 Ottobre 2001: Sono riuscito a trovare
il materiale per le vele. La ricerca non è stata facile, ma ha avuto
buon fine :-) Questo poliestere ha delle caratteristiche decisamente
accattivanti: praticamente impossibile da strappare con la forza delle
dita, impermeabile e al tempo stesso... leggero. Insomma: l'ideale. Nel
frattempo ho stampato i profili delle vele su carta comune usando un plotter
e questa sera mi dedicherò a trasferire il disegno sul poliestere.
Parallelamente continuo a lavorare all'allestimento interno dello scafo.
7 Ottobre 2001: Dopo aver trovato questo
spettacolare materiale per le vele (per me è fantastico, l'ideale),
mi sono messo all'opera ed ho praticamente terminato il piano velico. Le
vele sono state tagliate, ho applicato i rinforzi dove servono e le ho
provvisoriamente montate sul modello usando soluzioni di fortuna. Inserisco
questa immagine, scusandomi per la sua bassa qualità, (la mia web-cam
è difettosa e non ho potuto fare di meglio). Anche se l'immagine
è sfocata... si intravede il taglio delle vele e le proporzioni
che sta assumendo il modello. Vi confesso che... ne vado MATTO :-)))
16 Ottobre 2001: Ho avanzato il
pacco batterie, posizionandolo davanti alla scassa della deriva per bilanciare
meglio l'assetto del modello. Ho realizzato la base dell'albero prevedendo
5 posizioni differenti.
28 Ottobre 2001: Con l'arrivo della nuova
resina ho potuto finalmente fissare definitivamente la scassa allo scafo.
In primo luogo, dopo aver posizionato correttamente la scassa, ho praticato
una colata di resina+addensante per arrotondare l'angolo retto formato
tra la scassa e lo scafo. Successivamente ho applicato dei rinforzi in
carbonio alla base della scassa, rivestendo il tutto con uno strato finale
di vetro resina. Il lavoro sembra essere venuto molto bene, mostra una
robustezza impressionante, pur mantenendo contenuti i pesi.
 
Non rimane che fissare i contenitori della radio e l'allestimento interno
dello scafo è terminato :-)))
13 Novembre 2001: Sono impegnato nella
realizzazione del boma della randa e fiocco. Sono stati ricavati da una
lastra di materiale espanso leggerissimo e facile da lavorare. Alle estremità
ho inserito dei terminali in legno con smussatura a 180° ed un a guaina
in plastica passante da parte a parte dove scorreranno le "scottine" delle
vele. Manca solo il consueto rivestimento in carbonio. Ho anche pensato
a come realizzare l'attacco tra boma ed albero. Dovrebbe andare bene.
20 Novembre 2001: Ho appena rivestito
i due boma in carbonio. Sono venuti molto bene ed appena posso inserirò
le relative immagini.
26 Novembre 2001: Devo dire che questo
fine settimana è stato molto produttivo :-) Ho finalmente donato
al mio modello un cavalletto degno della circostanza ed ho terminato l'attacco
tra le vele ed il boma.
 
Parallelamente ho finalmente deciso come fissare l'apparato radio all'interno
dello scafo: semplicemente... ad INCASTRO!!! Ho fissato tre blocchetti
di balsa in modo da bloccare a misura i contenitore della radio ed... i
gioco è fatto.

6 Dicembre 2001: Una delle ultime fatiche
di Ercole... sta nel riprodurre la coperta in vetro resina, il tutto per
alleggerire lo scafo. Quella in legno pesa decisamente troppo: 220grammi.
Ho incontrato molte difficoltà: quando si tratta di riprodurre pezzi
aventi spigoli vivi.. il tessuto proprio non ne vuole sentire parlare di
rimanere aderente alla superficie, quindi... ho posizionato la coperta
in legno su una base di appoggio, ho steso due strati di tessuto ed il
terzo l'ho tagliato leggermente abbondante, in modo da fargli toccare la
tavola di sostegno. Successivamente ho fissato un lato con delle asticelle
di legno e grappette e, tesando dall'altro, ho creato la tensione necessaria
per far aderire il tessuto alla coperta. A questo punto è stato
sufficiente stendere la resina. Adesso sto aspettando la polimerizzazione
della resina prima di distaccare il tutto. E' stato molto suggestivo (come
sempre) vedere il tessuto diventare trasparente una volta impregnato di
resina :-)
 
8 Dicembre 2001: Ecco fatto: il distacco
è avvenuto alle 11:35 ore locali :-))) Scherzi a parte: sono molto
euforico, il lavoro sembra essere venuto bene, devo solo rifinire i particolari.
Ed anche la coperta... è stata duplicata in VTR, con la morale che
ho risparmiato circa 80 grammi !!! Lo so, sembro matto a scapicollarmi
per "soli" 80 grammi, ma non è poco!!!

28 Dicembre 2001: I lavori procedono,
anche se un po' a rilento. La coperta è terminata, manca solo da
rifinire il pozzetto con i relativi boccaporti. Il guadagno di peso si
è ridotto a soli 20 grammi :-((( ma vanno bene uguale :-)))

16 Marzo 2002: Dopo una lunga pausa
dovuta ad intenso studio... si riparte. Sto terminando il pozzetto, pensando
ad una valida soluzione per evitare le infiltrazioni d'acqua dalle grandi
aperture che ho praticato per accedere all'interno dello scafo.
29 Marzo 2002: Oggi è stata veramente
una giornata risolutiva: ho terminato il pozzetto e l'attacco delle sartie
allo scafo.
Commentiamo queste immagini: per impermeabilizzare i grandi boccaporti
ho costruito un contro telaio sul quale ho incollato una guarnizione. Questa
soluzione mi è costata parecchi grammi, ma penso sia molto valida.
Il bloccaggio avviene tramite viti che "prendono" su delle placchette di
alluminio inserite agli angoli del contro telaio (nella foto si vedono
appena). Per quello che riguarda l'attacco delle sartie... sono ricaduto
sulla vecchia ed obsoleta soluzione delle staffette di alluminio. Questa
soluzione è particolarmente contestata dai "puristi" per l'estetica
poco raffinata, ma sinceramente non sapevo cosa inventarmi (la mia fantasia
è giunta agli sgoccioli). Nonostante tutto... la soluzione è
valida, leggera ed affidabile. Nella quarta foto si vede, grazie alla semi
trasparenza dello scafo, come la staffetta di alluminio prosegua dentro
allo scafo tramite ampie superfici che verranno saldamente incollate al
fondo dello scafo. In questo modo potrò sollevare il modello dall'albero
senza rompere niente.
  
A questo punto il modello è finalmente pronto per la verniciatura,
che affiderò a mani esperte. Quando ritirerò il modello potrò
finalmente conoscere il peso effettivo dell'insieme, necessario per calcolare
l'esatta dimensione del bulbo. Adesso con la mente sto pensando già
a cosa inventarmi per fare il bulbo, ma sarà veramente l'Ultima
Fatica di Ercole, dopodiché...... si VARA!!!!!!
10 Aprile 2002: Non è affatto
facile trovare le "mani esperte" di cui sopra. Dopo un primo assurdo preventivo
di 450.000 lire..... ho capito che devo intensificare le ricerche. Nel
frattempo mi sono dedicato alle rifiniture: ho ritagliato le scritte per
le vele, la mitico numero velico ITA 45!!! Che emozione...!!! Ho trovato
anche un modo per colorare l'albero d'alluminio: classicissimi pennarelli
che scrivono sul vetro. Il risultato è buono, m a molto delicato:
basta un piccolo urto che i l colore va via. Vorrà dire che andrò
in giro con i pennarelli in tasca :-)
 
18 Aprile 2002: Ho trovato chi mi vernicerà
lo scafo :-))) Adesso sto pensando agli adesivi con i relativi loghi da
applicare sullo scafo. Devo cercare uno studio grafico pubblicitario, solitamente
si prestano a questo genere di lavoro.
20 Aprile 2002: Perfetto! Anche questa
è fatta: dopo una ricerca nel mio quartiere, ho trovato uno studio
che mi ha "plotterato" gli adesivi con i loghi. Bellissimi! Appena posso
inserirò le relative immagini
11 Maggio 2002: Mi sono finalmente dedicato
al collegamento del timone e delle vele ai relativi servi. Tutto OK :-)
4 Settembre 2002: Dopo
una lunga pausa dovuta a studio e vacanze estive... si riapre il cantiere
:-) E arrivato il momento del bulbo: inizialmente avevo progettato un bulbo
fichissimo, con il cosiddetto "becco di papera", ovvero la parte terminale
del bulbo ricorda proprio il becco di una papera. Lo avevo disegnato al
cad...


...e riproduceva molto fedelmente il bulbo della vera Luna Rossa, ma
non sarebbe stato affatto facile riprodurlo in scala. Visto che per fare
un bulbo in piombo si deve partire sempre da uno stampo, ho pensato che
la tecnica migliore per farne uno era quella della lavorazione al tornio
del legno. Mi sono rivolto ad un falegname del mio quartiere ed alla fine
gli ho commissionato un bulbo... più tradizionale. Sono molto soddisfatto
del risultato, adesso devo passare alla fusione del piombo.
29 Settembre 2002: Non sono molto soddisfatto
del sistema di apertura degli sportelli del pozzetto: ho usato nastro adesivo
come cerniere, ma su di esso lo strato di vetro resina non ha preso perfettamente
ed in molti punti si è addirittura distaccato, creando rigonfiamenti.
Per finire, è anche troppo pesante: 95 grammi!!! La morale è
che lo devo rifare per la sesta volta :-((( Devo trovare un'altra soluzione!
9 Ottobre 2002: Ho finito il nuovo pozzetto:
niente cerniere, gli sportelli vanno semplicemente ad incastro e realizzerò
la chiusura stagna con nastro adesivo. La soluzione non è delle
più raffinate, ma è semplice, comoda e leggera: ho risparmiato
ben 45 grammi :-)
In queste immagini potete vedere la fase di incollaggio, dove ho
usato i pallini di piombo che userò per il bulbo per esercitare
una buona pressione tra scafo e pozzetto.
  
16 Ottobre 2002: Oggi mi sono dedicato
all'impianto elettrico: sono stato a lungo a pensare dove collocare all'esterno
l'interruttore, ma alla fine ho optato per una soluzione diversa: ho portato
all'esterno (ben nascosto sotto allo spoiler dello specchio di poppa) il
cavo che collega la ricevente alle batterie ed ho inserito su un solo conduttore
un fastom. In questo modo, mantenendo l'altro conduttore perfettamente
integro, non corro il rischio di cortocircuiti dovuti all'acqua. Fichissimo!!!

3 Novembre 2002: Ho finalmente incollato
lo scafo e la coperta tra loro, momento molto delicato. E' venuto abbastanza
bene, una piccola rifinitura e lo porto a verniciare :-)))
25 Novembre 2002: Questa mattina ho consegnato
lo scafo alle mani esperte del mio carrozziere di fiducia per la verniciatura.
Nel frattempo farò qualche prova di fusione del piombo per il bulbo.
2 Dicembre 2002: Per fare il bulbo sto
facendo delle prove (devo impadronirmi della tecnica): ho preparato dei
calchi in gesso dentro delle bottiglie di plastica del latte. Il primo
tentativo è andato male: il bulbo di legno non si voleva distaccare
dal calco in gesso, tuttavia, forzando un po' la mano, ho recuperato il
bulbo di legno, danneggiando il calco (sul quale farò delle prime
prove di colata). La seconda prova è andata bene, ma questa volta
ho usato del grasso come distaccante.
 
Seguendo questa strada mi ritroverò due semi-bulbi che intendo
poi congiungere con tre assi d'acciaio e colla epossidica. Come al solito...
mi invento le tecniche da seguire. Se il risultato mi soddisferà,
andrò avanti, altrimenti dovrò inventarmi qualcos'altro.
7 Dicembre 2002: Ho fatto la prima colata
di piombo!!! Ho avuto qualche timore, ma è andato tutto bene :-)))
Tutte le persone che avevo interpellato in proposito mi avevano caldamente
sconsigliato il gesso, mettendomi in guardia su eventuali spaccature che
si sarebbero create al momento della colata per via del violento sbalzo
termico al quale è sottoposto il calco. Ho seguito un'accorgimento
che ha scongiurato il pericolo: ho lasciato essiccare il calco per diversi
giorni sul termosifone ed è andato tutto bene. La tecnica sembra
promettere molto bene!!!
 
14 Gennaio 2003: Data storica: ho finalmente
ritirato lo scafo!!! L'aspetto è cambiato radicalmente! Non rimane
che applicare gli adesivi!
  
16 Gennaio 2003: Non ho parole, veramente
emozionante, SPETTACOLARE!!!!!!!! Ora
lascio parlare le immagini!
    
24 Gennaio 2003: Tornando al bulbo...
l'idea di ottenere il bulbo dall'unione di due metà è stata
accantonata, ma l'esperienza è stata molto utile per familiarizzare
con la tecnica. l'obiettivo è quello di ottenere un bulbo in un'unica
colata di piombo fuso. la immagini illustrano la tecnica. Per chi volesse
cimentarsi nell'impresa, vi consiglio caldamente di lasciar asciugare i
calchi in gesso per qualche giorno , meglio se ad alta temperatura. Prossimo
passo... al colata di piombo!!!
   
28 Gennaio 2003: Emozionante, decisamente
emozionante!!! In questa (perdonate la modestia) splendida carellata di
immagini potete ammirare la nascita di un bulbo in piombo! Come potete
osservare... l'attrezzatura è decisamente casareccia, ma sono i
risultati quelli che contano, no? Il bulbo va ancora rifinito, ci vorrà
un po' di tempo.
  
 
8 Febbraio 2003: Ho rifinito il
bulbo e sto lavorando al sistema di fissaggio con la deriva e lo scafo.
20 Febbraio 2003:
Giornata STORICA: oggi, 20 Febbraio 2003
alle ore 17:28 ho stretto l'ultimo bulloncino che serra il bulbo alla deriva,
gesto con il quale CHIUDO UFFICIALMENTE
IL CANTIERE!!! Adesso la Mia Luna Rossa è veramente finita!!!
E' perfettamente navigante: ogni piccolo dettaglio è stato sistemato
e rifinito!!! Ora non resta che attendere il 23 Febbraio!!!
    
|